ACR Messina colpita da pesanti sanzioni: 14 punti di penalizzazione e dirigenti inibiti per 10 mesi

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Il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto una pesantissima sanzione all’ACR Messina che rischia di compromettere seriamente il futuro della società siciliana. La decisione, pronunciata nell’udienza del 29 maggio, va ben oltre le previsioni della vigilia e rappresenta una mazzata per il club peloritano.

Le sanzioni comminate

La sezione disciplinare del Tribunale Federale Nazionale, presieduta da Carlo Sica, ha deliberato pesanti sanzioni nei confronti dell’ACR Messina e dei suoi dirigenti. Alla società ACR Messina Srl sono stati inflitti 14 punti di penalizzazione da scontare nella prima stagione sportiva utile a decorrere da quella 2025/2026. I dirigenti Stefano Alaimo e Doudou Aissatou Sarr Cissè dovranno invece scontare 10 mesi di inibizione ciascuno.

I motivi della sanzione

All’origine della pesante sanzione vi sono il mancato versamento di stipendi e contributi, aggravato dalla recidiva della società. Questi inadempimenti finanziari hanno portato il Procuratore Federale a deferire sia i dirigenti che la società.

Futuro a rischio

La penalizzazione di 14 punti rappresenta un handicap devastante che potrebbe già compromettere la prossima stagione dell’ACR Messina, qualora la società riuscisse ad iscriversi in Serie D. Un gap così ampio da recuperare renderebbe estremamente difficile qualsiasi obiettivo sportivo per la stagione 2025/2026.

La decisione del Tribunale Federale Nazionale sottolinea ancora una volta l’importanza del rispetto degli obblighi finanziari nel calcio italiano, dove le società che non riescono a garantire il pagamento di stipendi e contributi vengono colpite con sanzioni sempre più severe, soprattutto in caso di recidiva.

Per l’ACR Messina si prospetta ora un periodo difficilissimo, con la necessità di sanare la propria situazione finanziaria e al contempo di affrontare una stagione già compromessa in partenza dalla pesante penalizzazione.

 


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