L’ACR Messina ce l’ha fatta. Poco dopo le 20.30 del 16 luglio è arrivato l’ok definitivo della Covisoc e della Covisod: il club siciliano parteciperà al prossimo campionato di Serie D. La domanda di iscrizione presentata alcuni giorni fa è stata ritenuta completa e regolare dalle commissioni federali, garantendo al Messina la partecipazione al campionato.
Una squadra fantasma con -14 in classifica
Tuttavia, l’ammissione al campionato rappresenta solo il primo passo di un percorso irto di ostacoli. Il vero problema rimane infatti la gestione sportiva: ad oggi l’ACR Messina non ha direttore sportivo, allenatore e giocatori. Una situazione paradossale che vede la società partire praticamente da zero, con l’ulteriore handicap di un -14 in classifica che renderà ancora più complicata la stagione.
La Cooperativa Calcio Messina pronta al salvataggio
Nel pomeriggio del 16 luglio si è tenuto un confronto cruciale in video-call tra i legali dell’ACR Messina e i rappresentanti della Cooperativa Calcio Messina. Questi ultimi si sono dichiarati pronti a rilevare il ramo sportivo della società e a gestire l’intera stagione con fondi propri, rappresentando una possibile ancora di salvezza per il club.
L’intervento della Cooperativa potrebbe fornire le risorse necessarie per allestire una squadra competitiva e affrontare le sfide del campionato di Serie D, nonostante le difficoltà iniziali.
Il nodo della ristrutturazione del debito
Nel futuro dell’ACR Messina rimane però pendente una questione fondamentale: il piano di ristrutturazione del debito imposto dal tribunale di Messina. Questo intervento giudiziario ha evitato il fallimento del club, ma rappresenta un nodo cruciale che dovrà essere risolto per garantire la stabilità futura della società.
La ristrutturazione del debito sarà determinante per le sorti a lungo termine del Messina, che dovrà dimostrare di essere in grado di rispettare gli impegni finanziari assunti e di costruire un progetto sostenibile nel tempo.
La strada verso la rinascita del Messina appare ancora lunga e complessa, ma l’ammissione in Serie D rappresenta il primo passo necessario per ripartire.
