Il Tribunale di Messina ha concesso all’ACR Messina una proroga di sessanta giorni per presentare un piano di ristrutturazione dei debiti, respingendo la richiesta di liquidazione giudiziale avanzata dalla Procura. La decisione è arrivata con tempistiche più rapide del previsto, a sole 24 ore dall’udienza del 10 giugno tenutasi presso il Palazzo di Giustizia di Messina.
Il giudice delegato Carlo Daniele Madia ha accolto il ricorso presentato dai legali della società calcistica, gli avvocati Gianpiero Picciolo e Giuseppe Cicciari, che erano riusciti a scongiurare il rischio di liquidazione immediata della squadra peloritana.
Secondo quanto stabilito dal Tribunale, l’ACR Messina dovrà ora depositare entro i prossimi due mesi una proposta di concordato preventivo completa di tutta la documentazione necessaria. Tra le opzioni a disposizione della società figurano un piano attestato, un accordo di ristrutturazione dei debiti, un piano di ristrutturazione, una transazione fiscale o qualsiasi altro strumento previsto dalla normativa vigente.
Il Tribunale ha inoltre respinto l’eccezione di inammissibilità sollevata dalla Procura, confermando la validità del ricorso ex articolo 40 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza presentato dalla società calcistica.
Nei prossimi sessanta giorni sarà quindi cruciale per l’ACR Messina riuscire a trovare le risorse e le soluzioni necessarie per garantire la continuità aziendale e sportiva, evitando così la liquidazione che comporterebbe la fine definitiva della società calcistica.