Messina Calcio, storia dei giallorossi in Serie A

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Da diversi anni a questa parte, ormai, la Sicilia fatica ad essere rappresentata in Serie A. Il Palermo è probabilmente la squadra con più possibilità di riavvicinarsi quanto prima al massimo campionato italiano, ma c’è stato un tempo in cui anche il Messina ha detto la sua sui più grandi palcoscenici. Nel corso degli ultimi decenni la società giallorossa ha cambiato più volte denominazione e oggi è nota come Associazioni Calcio Riunite Messina. La fondazione del club risale alla fine del 1900, mentre a metà del XX secolo avvenne la fusione con l’U.S. Giostra. In seguito a rimanere come unica formazione a livello locale fu l’U.S. Peloro, da cui nacque il Football Club Messina Peloro. Nel 2009 ha invece preso vita l’Associazione Calcio Rinascita Messina, che ha guadagnato il nome attuale nel 2014.

In oltre 120 anni di storia il Messina ha partecipato appena 3 volte alla Serie A, di cui 3 consecutive. Tuttavia, nel 2005 i giallorossi furono capaci di raggiungere un risultato praticamente insperato piazzandosi addirittura al settimo posto, mancando l’accesso alla Coppa Intertoto solo per mere questioni burocratiche. Il debutto assoluto nel campionato di prima divisione si era verificato dopo la vittoria della Serie B del 1963. Nell’anno successivo la squadra si classificò quattordicesima e nel 1965 diciassettesima, tornando nuovamente nella cadetteria. Per rivedere il Messina in alto è stato necessario attendere proprio l’inizio del terzo millennio. Nel 2004 Bortolo Mutti guidò i biancoscudati al terzo posto della Serie B ottenendo la promozione diretta, complice il format allargato a 24 squadre. La stagione successiva fu evidentemente la migliore di sempre per i giallorossi, che potevano vantare in rosa giocatori del calibro di Marco Storari, Salvatore Aronica, Gaetano D’Agostino e Nicola Amoruso.

Le speranze di aprire un ciclo importante, ad ogni buon conto, svanirono nel giro di pochi mesi. La squadra si era comportata benissimo, ma per quanto riguarda i pronostici le quote sul panorama del calcio non attribuivano allora grandi chance di salvezza alla formazione siciliana. Non a caso il campionato 2005/2006 non fu altrettanto esaltante e solo a marzo la dirigenza si decise ad esonerare Mutti, che fino a quel momento aveva prodotto solo 5 vittorie, 13 pareggi e altrettante sconfitte. La formazione siciliana passò per le mani di Gian Piero Ventura, ma non riuscì ad evitare la retrocessione.

A dire il vero, già a inizio stagione la FIGC aveva ravvisato delle irregolarità fiscali che avrebbero dovuto impedire la presenza del Messina in A. Tuttavia, non solo i Peloritani onorarono il campionato fino alla fine, ma grazie allo scandalo di Calciopoli furono riammessi in A, poiché a prendere il loro posto in Serie B fu, come noto, la Juventus. Il Messina, però, non fu in grado di approfittare di cotanta fortuna e nel 2007 arrivò direttamente ultimo in classifica.

L’aspirazione a tornare ai massimi livelli assunse rapidamente i connotati dell’utopia. La storia del calcio a Messina è sicuramente bella lunga e ha interessato a lungo soprattutto le dimensioni dilettantistiche. Il periodo della discesa vera e propria cominciò però nel 2008, quando la famiglia Franza rinunciò alla proprietà e in assenza di acquirenti il club fu iscritto in Serie D. Da allora i biancoscudati non hanno più rivisto nemmeno la Serie B, ma la piazza non ha mai smesso di confidare in un nuovo exploit come quello dei tempi di Bortolo Mutti.



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